Il diritto del lavoro rappresenta l'insieme di norme che regolamentano i rapporti tra lavoratori dipendenti e datori di lavoro. Negli ultimi decenni, la legislazione italiana in materia ha compiuto significativi passi in avanti per rafforzare la tutela dei primi e responsabilizzare i secondi.
Conoscere con precisione quali siano i diritti fondamentali riconosciuti ai lavoratori dal nostro ordinamento – come retribuzione, ferie, permessi, sicurezza sul lavoro – così come le responsabilità poste in capo ai datori di lavoro – rispetto dei contratti, assicurazioni obbligatorie, procedure di licenziamento – riveste un'importanza cruciale sia per salvaguardare la propria posizione lavorativa, sia per consentire alle aziende di operare con cognizione di causa.
Questo articolo si propone dunque di fornire una panoramica chiara e sintetica sui principali aspetti normativi del diritto del lavoro in Italia, in ogni caso per far valere i propri diritti sul lavoro è sempre consigliato rivolgersi ad un consulente del lavoro che ha uno spettro d’azione limitato alla consulenza, o meglio ancora ad uno studio legale come avoccatocalcatelli.it .
Diritti fondamentali dei dipendenti
Tra i diritti fondamentali riconosciuti dalla normativa italiana ai lavoratori dipendenti, uno dei più importanti è senza dubbio il diritto alla retribuzione. Questa deve essere commisurata alla quantità e qualità del lavoro svolto dal dipendente, in base alla mansione e categoria di inquadramento previste dal Contratto Collettivo Nazionale di riferimento. Il pagamento della retribuzione deve inoltre avvenire con regolarità, rispettando le scadenze stabilite.
Altro diritto imprescindibile è quello alle ferie retribuite, pari ad un minimo di 4 settimane all'anno secondo la legge: il periodo di ferie spettante al dipendente non può in alcun modo essere monetizzato. Tra le altre tutele rientrano anche i permessi retribuiti per determinate circostanze quali malattia, matrimonio, lutto o permessi sindacali. A garanzia del lavoratore è poi previsto l'indennizzo da parte dell'INAIL in caso di infortunio o malattia professionale. Va infine ricordata l'importante tutela prevista per la maternità e paternità attraverso appositi congedi retribuiti.
Requisiti e doveri dei datori di lavoro
Per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori dipendenti, la legge prevede una serie di obblighi e responsabilità in capo ai datori di lavoro. In primis, è responsabilità del datore assicurare un adeguato livello di tutela della salute e sicurezza dei dipendenti nei luoghi di lavoro, attenendosi a precisi standard normativi. È inoltre suo dovere stipulare contratti di assunzione che rispettino pienamente le previsioni del Contratto Collettivo Nazionale di riferimento, sia per quanto riguarda l’inquadramento professionale che le spettanze economiche accessorie.
Gli adempimenti del datore non si esauriscono qui: egli deve infatti provvedere all’assicurazione obbligatoria dei dipendenti per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Particolare attenzione deve inoltre essere posta nell’assicurare la corretta applicazione delle norme in materia di igiene, prevenzione e tutela della maternità. Infine, qualora si rendesse necessario il licenziamento di un lavoratore, il datore dovrà rispettare scrupolosamente le procedure e le causali previste dalla legge.
Procedure di licenziamento
Il licenziamento di un lavoratore dipendente rappresenta uno degli aspetti più delicati nel rapporto con il datore di lavoro. Per questo motivo, la legge tutela il lavoratore prevedendo precisi obblighi procedurali a cui il datore deve attenersi. Anzitutto, salvo che ricorrano le ipotesi di licenziamento per giusta causa, il datore deve convocare preventivamente il lavoratore e illustrargli per iscritto i motivi che stanno alla base del provvedimento.
Nel caso di giustificato motivo soggettivo, ovvero legato a fattori inerenti il lavoratore, questi può decidere se impugnare il licenziamento davanti al giudice del lavoro. Per le aziende con più di 15 dipendenti, una volta presentato il ricorso il lavoratore rimane in forza fino alla decisione del tribunale.
Anche in caso di accordo tra le parti per la risoluzione anticipata del rapporto, il datore deve prestare particolare attenzione alla forma scritta dell'accordo e al rispetto dei diritti economici spettanti al dipendente.
Tutele e ricorsi per i dipendenti
Per garantire un'efficace tutela dei diritti dei lavoratori, l'ordinamento italiano prevede diverse forme di ricorso nel caso in cui un dipendente ritenga che il datore di lavoro abbia violato le norme a sua protezione.
In primo luogo, laddove sussistano contestazioni circa il mancato rispetto del contratto di lavoro o della legge, il dipendente può attivare un tentativo obbligatorio di conciliazione davanti all'ispettorato del lavoro territorialmente competente.
Qualora ciò non basti a risolvere la controversia, è possibile ricorrere al giudice del lavoro per tutelare i propri diritti. La competenza in questi casi è del tribunale ordinario, cui il lavoratore può rivolgersi per far valere eventuali pretese risarcitorie o per contestare un licenziamento illegittimo.