Nella composizione di un’essenza profumata, gli alcoli, cioè quei composti organici che nella loro formula contengono almeno un gruppo funzionale idrossile (-OH) legato a un atomo di carbonio, garantiscono la realizzazione di fragranze realistiche, sofisticate, durevoli e di qualità.
L’alcol nella profumeria: una storia che nasce da lontano
L’origine dell’uso dell’alcol nelle essenze risale al Medioevo: tra il IX e il XIII secolo, gli alchimisti arabi e persiani, attraverso il perfezionamento della tecnica della distillazione, avviarono la produzione di alcol puro, inizialmente usato per scopi medicinali e poi come solvente per estrarre essenze aromatiche dalle piante.
Nel Rinascimento, tra il XIV e il XVII secolo, le tecniche di distillazione si diffusero anche in Europa: i nuovi procedimenti, che si concentrano sull’uso dell’alcol etilico, molto apprezzato per la sua veloce evaporazione e la capacità di lasciare sulla pelle esclusivamente la fragranza, spostano il centro della produzione di profumi in città come Venezia e Firenze. Da qui, grazie a Caterina de’ Medici, i segreti dei nuovi processi varcano le Alpi, segnando la nascita della tradizione cosmetica della nazione che ne diventerà il simbolo.
Nel XVIII e XIX secolo, l’industrializzazione permise una produzione più efficiente e in maggiore quantità di alcol etilico, rendendo l’arte profumiera ancora più fiorente. Grasse, in Provenza, divenne il centro mondiale della profumeria, sfruttando le proprietà dell’alcol etilico per creare complessi bouquet aromatici a partire dagli oli essenziali di agrumi, lavanda, gelsomino, rosa e violetta.
Il XX secolo, infine, vede:
- l’ampliamento della sintesi dagli alcoli semplici alle formulazioni ‘aromatiche‘, le cui molecole presentano strutture ad anello che aumentano le possibilità creative dei profumieri;
- la conferma dell’alcol etilico come solvente preferito per la sua neutralità olfattiva e la capacità di dissolvere una vasta gamma di essenze;
- diffusione dell’alcol denaturato, ovvero alcol etilico con additivi per renderlo non potabile e quindi sgravato da oneri fiscali e regolatori.
Cos’è l’alcol denaturato speciale?
Per una profumeria di qualità sono necessari ingredienti di qualità. Un esempio ne è l’alcol denaturato speciale, un tipo di alcol etilico a cui vengono aggiunti agenti denaturanti, rendendolo inadatto al consumo umano, ma ideale per usi industriali e cosmetici.
In osservanza del DM 524/96, l’alcool denaturato speciale è disponibile nelle due gradazioni 96° e 99,9°, la prima adatta alla produzione di profumi, deodoranti, creme e lozioni per capelli, la seconda maggiormente indicata per le bombolette spray.
Per disporre di un ottimo prodotto è necessario riferirsi a realtà che, per la creazione del proprio alcol denaturato, utilizzino tecniche, strumenti e materie prime di qualità. Un valido riferimento è www.girellialcool.it, operante nel settore della produzione industriale di alcol dal 1948.
Di seguito le caratteristiche che contraddistinguono un alcol denaturato speciale:
- purezza elevata, che assicura l’assenza di impurità che possano alterare le fragranze;
- alta volatilità, che permette alla fragranza di diffondersi rapidamente quando viene applicata sulla pelle;
- neutralità olfattiva, per annullare eventuali interferenze con gli aromi delle essenze profumate;
- potere diluente su oli essenziali e fragranze sintetiche, che ne fanno una base ideale su cui creare profumi ben bilanciati e persistenti;
- azione di solvente su una vasta gamma di composti aromatici, migliorando la miscelazione omogenea delle essenze;
- effetti stabilizzanti, prevenendo la separazione degli oli essenziali e migliorando la durata della fragranza nel tempo;
- capacità conservanti, che inibiscono la crescita di batteri e funghi che potrebbero degradare la qualità del profumo.
I principali vantaggi dell’acquisto e dell’impiego di alcol denaturato speciale nelle produzioni cosmetiche sono:
- sicurezza nell’utilizzo, infatti esso è conforme agli standard di qualità raccomandati dalle normative internazionali che regolano l’uso di alcol denaturato nei prodotti cosmetici;
- performance del prodotto finito, che migliora la diffusione e la durata delle fragranze sulla pelle, offrendo un’esperienza olfattiva ottimale;
- economicità, perché permette di risparmiare rispetto agli oli essenziali puri, senza che ciò comprometta la qualità del prodotto finale.