Spesso ci si chiede che differenza esista tra interprete e traduttore. Entrambi operano nell’ambito della mediazione linguistica ma, mentre l’interprete utilizza il dialogo in tempo reale esprimendosi in prima persona ed immedesimandosi con l’oratore, conservandone lo spirito e le sfumature, il traduttore ha maggiore tempo da dedicare a ciascun termine da trasporre perché utilizza il canale scritto. Amante dei viaggi e della cultura, profondo conoscitore delle lingue, il traduttore professionale deve avere oltreché una buona capacità di analisi, anche buone doti organizzative che consentano una ottimale gestione del lavoro. Il lavoro del traduttore, infatti, lascia ampi margini di libertà nella sua organizzazione, ma richiede precisione e rispetto dei tempi di consegna.
Come essere rappresentati nell’esercizio della professione
Utile per muoversi con più sicurezza nell’ambito della professione, è l’adesione ad una associazione di categoria. Associarsi significa essere rappresentati a livello nazionale ed internazionale ottenendo, al tempo stesso servizi vantaggiosi. La principale associazione di categoria è l’AITI, Associazione Italiana Traduttori e Interpreti, risalente al 1950. Diventando socio, si ha principalmente la possibilità di avere visibilità online del proprio profilo professionale, grazie alla quale essere reclutati direttamente; possibilità di partecipare a corsi di formazione e aggiornamento gratuiti, o comunque a costi molto ridotti; rilascio della certificazione di qualità e qualificazione professionale. Da considerare, anche, l’ANITI (Associazione Nazionale Italiana Traduttori e Interpreti), più giovane perché fondata nel 1956 ma ugualmente certificata. L’ammissione, in entrambe le Associazioni, non è limitata al possesso di titoli universitari, ma tiene conto in maniera significativa dell’esperienza certificata accumulata sul campo.
Come proporsi ed essere ingaggiati
Molti traduttori lavorano alle dipendenze, ma più spesso è il free lancer la figura preferita. Di conseguenza, anche in Italia sono cresciute in modo esponenziale le Agenzie di mediazione online che accettano i lavori attraverso il loro sito e assegnandoli ai traduttori registrati. Queste Agenzie offrono molto lavoro e compensi non altissimi ma soddisfacenti. Uno dei pregi di questo sistema è la facilità di ricevere incarichi. Segnaliamo, in quest’ambito, l’Agenzia di traduzioni professionale Traduzione.it. Con oltre 1.000 traduttori professionali, offre traduzioni di ogni genere di documento, da e verso 100 lingue. I servizi di traduzione vanno incontro alle esigenze dei clienti, quindi traduzioni di grosse dimensioni, di qualità o urgenti.
L’alternativa, più rischiosa e dispendiosa in termini di impegno e risorse da investire, ma che permette di guadagnare di più, è quella di iscriversi a piattaforme specializzate, come Upwork, che permettono di stabilire autonomamente le tariffe, oppure creando un sito personale su WordPress dove farsi pubblicità e ricevere incarichi.
Altre risorse dedicate ai traduttori
Non bisogna, poi, sottovalutare l’utilità delle comunità virtuali, luoghi in cui scambiare opinioni, consigli e conoscenze legate alla professione del traduttore. Si tratta di vere e proprie comunità di pratica, valide per confrontarsi e chiedere pareri, di solito strutturate come forum o mailing list di professionisti. La rete, infine, offre tante risorse più o meno gratuite, a supporto del proprio lavoro. Citiamo, ad esempio: www.biblit.it Idee e risorse per traduttori letterari; www.intralinea.org Rivista elettronica di traduttologia; www.paymentpractices.net per condividere le informazioni sulle modalità di pagamento e sulle agenzie di traduzioni; oltre una miriade di software di traduzione gratuiti usufruibili direttamente online. Per chi fosse interessato a bandi e concorsi, conviene tenere d’occhio la pagina sulle assunzioni della European Commission, ec.europa.eu, oltre il portale pubblico per il lavoro Cliclavoro.
Consigliabile è, infine, la specializzazione in lingue orientali, perché nel nostro paese sono molto pochi i traduttori professionali dall’arabo, dal russo e dal cinese. Da tenere presente, anche, che i settori particolarmente richiesti per un’eventuale specializzazione sono quelli tecnico-scientifico e dell’editoria.